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La storia di Fatima: “Io, Cavaliere della Repubblica senza cittadinanza italiana”

Roma, 27 febbraio 2023 – Fatima Zahra El Maliani, studentessa marocchina di 22 anni, è stata riconosciuta dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, come “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica“. La nomina è arrivata per il suo impegno nei confronti dei bambini e la sua condotta civile esemplare. Ma nonostante gli sforzi, e nonostante viva in Italia dall’età di 2 anni, Fatima è tutt’ora vincolata a un permesso di soggiorno, visto che non è ancora riuscita a ottenere la cittadinanza italiana. E questo ha influenzato anche la sua capacità di ricevere borse di studio internazionali.

La storia di Fatima, per lei niente cittadinanza italiana ma il riconoscimento di “Cavaliere della Repubblica”

Da bambina, Fatima ha ricevuto il sostegno della Sermig, un’organizzazione che la aiutava con i compiti quando sua madre, che lavorava come donna delle pulizie, non poteva. A sua volta, Fatima ha avviato un programma doposcuola dell’UNICEF per circa 30 bambini delle scuole elementari straniere a Casarcobaleno, nel cuore multiculturale di Porta Palazzo. Durante la pandemia, il programma è stato istituito per superare le difficoltà poste dall’apprendimento a distanza. Durante il dopo-scuola, tra l’altro, non solo si aiutano i bambini con i compiti, ma si offrono anche attività culturali e ricreative. Come, per esempio, le visite ai musei della città, così da espandere le loro conoscenze ed esperienze.

L’impegno di Fatima per l’istruzione, poi, è continuato oltre il suo lavoro con l’UNICEF. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ha iniziato a studiare per un master presso la prestigiosa Scuola di Studi Avanzati Sant’Anna di Pisa. Il suo viaggio e i suoi risultati sono un’ispirazione per molti, specialmente per coloro che affrontano sfide simili nel loro perseguimento dell’istruzione e dell’integrazione.

La dedizione di Fatima all’istruzione, al servizio alla comunità e all’integrazione culturale, quindi, le è valsa un meritato riconoscimento da parte del governo italiano. Il suo lavoro con il programma after-school dell’UNICEF d’altronde è solo un esempio di come l’istruzione possa essere un potente strumento per il cambiamento sociale. E un mezzo per superare le barriere culturali. La storia di Fatima serve come ispirazione per molti. Specialmente per coloro che hanno affrontato sfide simili nella loro ricerca dell’istruzione e dell’integrazione in un nuovo paese.

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