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Cittadinanza, l’Italia sono Anch’io: “Riforma subito per un milione di italiani”

Le associazioni indicono una mobiilitazione permanente  “fino a che non verranno stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge”. “Favorirebbe l’inclusione, grande distanza tra le istituzioni italiane e le persone di origine straniera” 

 

 

Roma – 26 gennaio 2017 – Il 13 ottobre 2015, ormai più di un anno fa, la Camera licenziò in prima lettura la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. Quel giorno le organizzazioni della campagna L’Italia sono anch’io, che tra il settembre 2011 e il marzo 2012 avevano raccolto più di 200mila firme su due proposte di legge di iniziativa popolare sulla riforma della cittadinanza e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo dei cittadini stranieri, sperarono in una rapida approvazione definitiva della riforma da parte del Senato.

Invece non solo la legge non è stata approvata, ma si leggono notizie preoccupanti sul suo destino. Nonostante l’impegno del Presidente Grasso ad accelerarne l’iter, ricordano i promotori della campagna, le promesse fatte in un incontro con i promotori della campagna e con esponenti del movimento #ItalianiSenzaCittadinanza  dalla relatrice Lo Moro (PD) e dall’allora Presidente della Commissione Finocchiaro (PD), oggi ministro per i rapporti col Parlamento, di calendarizzare e approvare la legge subito dopo il referendum del 4 dicembre, sono state disattese.  

Per l’Italia sono anch’io, il ddl licenziato dalla Camera presenta molte criticità e carenze. Tuttavia la sua rapida approvazione consentirebbe a circa un milione di giovani di origine straniera, italiani di fatto, di diventare cittadini italiani anche di diritto. Favorirebbe i processi d’inclusione delle loro famiglie ed eviterebbe di approfondire la distanza già grande tra le istituzioni italiane e le persone di origine straniera. 

I promotori della campagna hanno chiesto un nuovo incontro al ministro Finocchiaro, per ricordarle quanto si era impegnata a fare. Richiesta d’incontro è stata inviata anche ai capigruppo del Senato. Intanto, la campagna ha deciso di indire una mobilitazione permanente fino a che non verranno stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge. Inizierà con una campagna sui social network che continuerà fino a fine febbraio, quando scenderà in piazza, insieme al movimento #ItalianiSenzaCittadinanza, per ribadire l’urgenza dell’approvazione di questa importante riforma. 

La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Fcei, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni , Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, Ugl, Uil, Uisp

 

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