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Cittadinanza: la riforma in aula a novembre

Intanto si cerca di arrivare a un testo base. Ecco le dodici proposte di legge in Commissione

Roma – 2 ottobre 2009 – La Camera dei Deputati discuterà le nuove regole per diventare italiani tra un mese. Lo ha deciso mercoledì  scorso la conferenza dei capigruppo, fissando per novembre, su richiesta dei rappresentanti dell’opposizione, l’arrivo in aula delle proposte di modifica della legge sulla cittadinanza.

Fino ad allora, sarà la commissione Affari Costituzionali della Camera ad occuparsi della riforma della cittadinanza. Servirà un difficile lavoro di confronto e sintesi, perché sul tavolo ci sono dodici proposte, dalle quali dovrebbe uscire un testo base da portare in aula.

La proposta che sta facendo più discutere, appoggiata da deputati di maggioranza (Lega esclusa) e opposizione, è quella presentata da Andrea Sarubbi (Pd) e Fabio Granata (Pdl). Il testo apre soprattutto alle  seconde generazioni e dimezza i tempi per le naturalizzazioni a fronte di determinate “garanzie” di integrazione.

Le proposte presentate da Lega e Pdl chiedono soprattutto un giro di vite,  ad esempio con l’esame obbligatorio per diventare cittadini o con la revoca della cittadinanza per chi si macchia di determinati delitti. I rappresentanti degli italiani all’estero si concentrano invece sugli emigrati che hanno perso la cittadinanza e sui loro discendenti.

Ecco le dodici proposte di legge

Elvio Pasca

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