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Cittadinanza minori. Slitta ancora la riforma alla Camera

Le proposte di legge per le seconde generazioni non entrano nel calendario di ottobre dell’aula. Franceschini (PD): “Il Pdl ha altre priorità…”

Roma – 26 settembre 2012 – Sono un milione, ma possono aspettare. Per ora l’aula della Camera dei Deputati non metterà mano alle regole per far diventare a tutti gli effetti italiani i figli degli immigrati.

 

La conferenza dei capigruppo ha definito oggi un calendario per il mese di ottobre nel quale non compare la riforma della cittadinanza per le seconde generazioni. Questa dovrebbe essere inserita nei calendari di novembre o dicembre, ma il condizionale è d’obbligo e comunque bisognerà aspettare le decisioni delle prossime conferenze.

“Cicchitto [capogruppo Pdl ndr] chiede a Fini di calendarizzare intercettazioni e diffamazione, io esodati e bambini nati in Italia. Ognuno ha le sue priorità…” ha twittato il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Dario Franceschini, mentre la conferenza era in corso. Le richieste del Pd sono state accolte a metà, fissando la discussione disegno di legge sugli esodati nella seconda settimana di ottobre.

La commissione affari costituzionali della Camera sta esaminando otto progetti di legge dedicati alla cittadinanza dei figli degli immigrati. La discussione generale è iniziata a giugno e si è conclusa alla fine di luglio, quando i due relatori, Isabella Bertolini del Popolo delle Libertà e Sesa Amici del Partito Democratico sono stati incaricati di predisporre un testo unificato.

Al di là della decisione di oggi, la strada è tutta in salita. Le aperture del Pd e del Terzo Popolo si scontrano infatti con il muro eretto dal Pdl, che continua a non ritenere urgente, almeno per questa legislatura, una modifica della legge attuale, finendo di fatto per appiattirsi sulla posizione della Lega Nord, da sempre contraria alla riforma.

Elvio Pasca

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