Roma – 15 novembre 2012 – Quasi un milione di minorenni di origine straniera vive in Italia e piu’ di 500 mila sono nati nel nostro paese. Occorre quindi richiamare l’attenzione sull’uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia, a cominciare da una riforma della legge sulla cittadinanza.
Ne è convinta l’Unicef, che ha presentato oggi a Roma la campagna “Io come Tu- Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi” e il rapporto “Facce d’Italia, condizione e prospettive dei minorenni di origine straniera” che illustra gli ambiti di intervento che possono fare la differenza per la vita dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia proponendo azioni concrete. Questo in vista della Giornata nazionale dell’Infanzia e l’adolescenza che verrà celebrata il prossimo 20 novembre.
Unicef Italia ha anche proposto alle amministrazioni comunali di compiere gesti che indirizzino la societa’ civile verso una reale cultura dell’inclusione, come quello della concessione della cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati e/o residenti nel Comune.
L’adesione, dice il presidente dell’organizzazione Giacomo Guerrera, “è stata straordinaria: ad oggi, sono 61 i Comuni che hanno già conferito in questi giorni, o lo faranno proprio il 20 novembre, la cittadinanza onoraria ai minorenni che vivono nei loro territori. Altre 106 amministrazioni comunali hanno assicurato che faranno delibere a hoc nelle prossime settimane”.
“Un segnale forte – ha continuato Guerrera – che il nostro Presidente della Repubblica Napolitano apprezzerà e che speriamo sia di stimolo perché si arrivi finalmente ad una revisione dell’attuale legge sulla cittadinanza con un testo unificato e bipartisan, rispondente agli standard condivisi a livello internazionale in materia di diritti umani fondamentali”.
Per il ministro per la Cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi, intervenuto alla presentazione della campagna Unicef, “‘L’impegno per la cittadinanza italiana ai bimbi stranieri non deve cadere. Questi bambini sono figli della nostra terra anche se ci portano un’origine e una storia differenti ma ci arricchiscono e con loro costruiremo un grande futuro”.
“Gli stranieri -ha aggiunto il ministro- non sono un problema umanitario ma sono un aiuto per la crescita. Questo non dipende dal governo ma dal parlamento, la palla quindi passa alla prossima legislatura”.