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Cittadinanza. Miraglia (Arci): “Tempi più lunghi e raddoppiati i no”

“La legge e la burocrazia si oppongono alla cittadinanza agli immigrati. Moltissime bocciature sono del tutto arbitrarie”

Roma – 2 maggio 2013 – ''Con la gestione Maroni al Viminale i tempi di attesa per la cittadinanza si sono allungati e le risposte negative sono raddoppiate''.

Così il responsabile Arci per l'immigrazione, Filippo Miraglia replica all'ex ministro dell'Interno Maroni che martedì a Milano ha affermato di aver snellito le procedure. ''Ancora oggi nel nostro Paese – afferma Miraglia – si rilasciano pochissime naturalizzazioni, la legge e la burocrazia si oppongono alla cittadinanza agli immigrati''.

''Come Arci – prosegue Miraglia – seguiamo centinaia di casi di persone che hanno ricevuto risposta negativa all'insegna della più assoluta arbitrarietà e dopo anni in cui non hanno saputo che fine aveva fatto la loro domanda''. Inoltre, aggiunge Miraglia, ''la mancanza di una legge sullo 'ius soli' produce in Italia 80 mila stranieri ogni anno, i bimbi nati da genitori stranieri nel nostro Paese''.

“Speriamo almeno – conclude Miraglia – che la scelta del ministro dell'Interno Cancellieri di delegare alle prefetture la naturalizzazione per matrimonio alleggerisca il lavoro della direzione generale sulla cittadinanza del Viminale''.
 

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