La sindacalista Cisl: "Diritti a chi ha doveri. No a strumentalizzazioni politiche"
Roma – 11 gennaio 2011 – "La cittadinanza ai giovani figli di immigrati, nati in Italia o giunti nel nostro Paese da bambini, è un atto di civiltà per l’Italia".
Così Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl, commenta la dichiarazione del parlamentare del Fli, Fabio Granata, sul riconoscimento della cittadinanza ai giovani di seconda generazione. "Non possiamo continuare a definirci un paese civile- dice Ocmin- se neghiamo i diritti a coloro che hanno doveri".
"La Cisl è pronta a sostenere la campagna per il riconoscimento dello ius soli ai figli degli immigrati che si sentono italiani, ma lontano da strumentalizzazioni politiche e partitiche, perché- conclude la sindacalista – è su questa partita che si sta giocando da molto tempo il futuro di quasi 1 milione di giovani oltre che quello dell’Italia e dell’intera società civile"