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Cittadinanza. Riforma? Se ne riparla in autunno

Non è stata ancora inserita in calendario alla Camera. Ferma in Commissione, si cerca un’intesa sui minori

Roma – 1 luglio 2010 –  Slittano ancora i tempi della riforma della cittadinanza. I deputati dovranno prima occuparsi della proroga delle missioni internazionali, della manovra economica, del ddl intercettazioni e chissà di quant’altro prima di discutere le nuove regole per diventare italiani.

Della riforma non c’è nessuna traccia nel calendario dei lavori dell’Aula della Camera, approvato ieri a Montecitorio dalla conferenza dei capigruppo, che programma le discussioni in Aula per luglio, agosto e settembre. Segno che, almeno fino all’autunno, il testo rimarrà in Commissione Affari Costituzionali.

È dallo scorso gennaio che il testo è fermo in Commissione,  dove era stato rispedito dopo una fugace apparizione in Aula. Mancavano, allora, i presupposti per arrivare a un testo condiviso, ma non sembra che finora siano stati fatti molti passi avanti.

Tre settimane fa i deputati hanno ascoltato il parere di associazioni, sindacati ed esperti di immigrazione, che prevalentemente hanno chiesto di cambiare le regole per le seconde generazioni. Questo sembra al momento l’unico terreno su cui si potrebbe trovare un accordo. Di qui all’autunno, c’è tempo per discuterne.

Elvio Pasca

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