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Cittadinanza. Stop per la riforma in Senato, prima la sessione di bilancio

Il testo dedicato alle seconde generazioni è stato messo all’ordine del giorno in Commissione già a partire dalla prossima settimana. Ma dovrà dare la precedenza all’esame della legge di Stabilità

 

 

 

 

 

Roma – 22 ottobre 2015 – Un milione di persone l’aspettano, ma la riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati non riprenderà subito il suo cammino in Senato. E se pure riuscirà a ripartire, dovrà immediatamente fermarsi. 

Subito dopo l’approvazione alla Camera, il disegno di legge n. 2092 “Disposizioni in materia di cittadinanza” è stato assegnata alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Ieri pomeriggio l’ufficio di presidenza ha deciso di metterlo all’ordine del giorno “a partire dalla prossima settimana”, e “di iniziarne l’esame nella seduta che sarà convocata per martedì 27 ottobre”.

Il problema è che intanto sta arrivando in Senato anche il disegno di legge di Stabilità 2016 e quindi sta per iniziare la sessione di bilancio, che praticamente blocca tutte le altre attività. Anche la Commissione Affari Costituzionali sarà impegnata con il ddl Stabilità e quindi, intanto, non potrà lavorare alla riforma della cittadinanza. 

Inoltre, anche se la riforma della cittadinanza non prevede nuovi oneri a carico dello Stato, in Senato è stato comunque richiesto un parere alla Commissione Bilancio, che nelle prossime settimane sarà la più impegnata di tutte. La riforma della cittadinanza dovrà attendere la fine della sessione di bilancio per rimettersi in marcia. 

Lo stop durerà necessariamente qualche settimana. Poi anche il Senato, con molti occhi addosso, potrà finalmente discutere le nuove regole per diventare italiani. 

 

Elvio Pasca

 

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