in

Clandestini. Fini: “Distinguere tra chi lavora e delinquenti”

Il presidente della Camera "Servono criteri per non colpire indiscriminatamente" Roma – 22 luglio 2008 – "E’ stata avanzata la proposta di introdurre il reato di immigrazione clandestina e di trasformare i centri di prima accoglienza in luoghi sorvegliati che permettano un sollecito rimpatrio. Il nuovo governo si sta gia’ muovendo su questo fronte".

Così il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervistato dalla rivista francese ‘Politique Internationale’. "C’e’ molta attesa nell’opinione pubblica, ma naturalmente – sottoinea Fini – bisogna stabilire dei criteri ed evitare di colpire indiscriminatamente".

"Un conto, – distingue il presidente della Camera – è il clandestino senza arte nè parte dedito a delinquere, un conto è il clandestino che lavora in nero nei cantieri. In quest’ultimo caso – conclude – è piu’ una vittima che un malfattore e bisogna punire innanzi tutto chi lo sfrutta".

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Longganisa, salsicce alla filippina

IMMIGRAZIONE: BERNARDINI, BENE FINI MA DA PAROLE A FATTI