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Clandestini, Italia in pressing sull’Ue

L’ambasciatore a Bruxelles: "Distribuire gli oneri tra i 27". Il governo vuole un vertice su questo tema.

Roma – 15 maggio 2009 – Nell’occhio del ciclone per i respingimenti in Libia, il governo italiano torna a pressare l’Unione Europea per non essere lasciato solo ad affrontare l’immigrazione clandestina. E chiede che questo tema venga discusso e inserito nelle conclusioni del  Consiglio europeo che si terrà a giugno.

La richiesta  ufficiale, ha annunciato  oggi l’ ambasciatore italiano presso l’Ue  Ferdinando Nelli Feroci,  sarà avanzata da lunedì nel corso del Consiglio Esteri a  Bruxelles, ma è stata già affrontata con gli altri ambasciatori dei Ventisette "su indicazione del  governo italiano" e "dopo aver consultato la Commissione europea".

L’Italia si muoverebbe insieme a Malta, Cipro e Grecia, “con i quali  abbiamo avviato una collaborazione più stretta”, ma avrebbe anche, secondo Nelli Feroci, "sostegno di Spagna e  Belgio. “Nessuno, del resto ha avanzato  riserve o obiezioni”, ha aggiunto l’ambasciatore, che “fiduciose  aspettative” che la questione sarà effettivamente affrontata al  Consiglio europeo di giugno.        

Ora la Commissione Europea ( e in particolare il commissario per la sicurezza Jacques Barrot) dovrà avanzare delle proposte che saranno poi discusse nel summit.

"Si tratta di ribadire – ha chiarito Nelli Feroci – che la gestione del flusso  migratorio è un problema europeo e si tratta di definire misure  operative concrete di solidarietà che favoriscano la distribuzione  degli oneri, il miglioramento delle capacità operative di frontex e  una migliore sistematizzazione della cooperazione con i Paesi di  origine e di transito".

Frattini: "Italia non è isolata in Europa"

"L’Italia non è isolata affatto perche’ quando l’Europa parlera’, quando parleranno i governi dell’Europa… diranno quello che hanno sempre detto e che non viene mai abbastanza sottolineato e cioe’ che un paese come l’Italia, ma anche piccoli paesi come Cipro e Malta, che operano interventi di respingimenti e di espulsioni" lo fanno "nell’interesse dell’intera Europa".

Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato questa mattina da Maurizio Belpietro a "Panorama del Giorno" su Canale 5, ricordando che sono state "abolite le forntiere interne e gli immigrati clandestini che arrivano a Lampedusa non si fermano a Lampedusa: l’80 % migra verso nord, verso altri paesi europei".

"Sono le istituzione europee invece che hanno fatto finora meno di quanto avrebbero dovuto – ha proseguito il ministro – noi contiamo che nel prossimo futuro vi sia finalmente un’azione decisa delle istituzioni europee".

"Quanto all’Onu, noi lo rispettiamo pienamente", ha detto Frattini, sottolineando tuttavia che si tratta di "istituzioni multinazionali che si occupano di tutto il mondo", mentre "l’Italia si deve occupare dei suoi problemi nazionali e di quelli europei". "Il diritto dei rifugiati -ha infine assicurato il titolare della Farnesina- non verra’ assolutamente messo in discussione perche le regole che noi stiamo applicando sono rispettose dei trattati internazionali"
 

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