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Clandestini: Italia nel gruppo dei 4 per premere sull’Ue

Fronte comune con Malta, Cipro e Grecia per sensibilizzare la Ue sui problemi dell’immigrazione nel Mar Mediterraneo. Maroni: "Altri Paesi accettino i clandestini"

Roma – 28 ottobre 2008 – L’Italia si propone come paese leader in Europa per fronteggiare i problemi del Mediterraneo e aumentare l’attenzione dell’Unione europea in particolare nel contrasto agli sbarchi di immigrati clandestini, di cui tutti i Paesi europei devono farsi equamente carico, e coinvolge in questo progetto anche Malta, Cipro e la Grecia.

Alla costituzione del ‘gruppo dei quattro” Paesi mediterranei sta lavorando il ministro dell’Interno, Roberto Maroni che ieri, in visita ufficiale a La Valletta,  ha incontrato il primo ministro Lawrence Gonzi e il suo omologo maltese Carmelo Mifsud Bonnici.

Malta ha già aderito al "gruppo dei quattro" per fare fronte comune a Bruxelles contro la scarsa attenzione ai problemi del Mediterraneo. La proposta sarà portata avanti in questi giorni con una serie di incontri con i ministri dell’ Interno di Cipro e Grecia per realizzare l’accordo prima del termine della Presidenza francese della Ue.

"Siamo determinati a far sentire la nostra voce al tavolo di Bruxelles per contrastare i problemi che tutti noi stiamo affrontando nel Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda l’ immigrazione clandestina",ha detto Maroni, aggiungendo che la volontà politica di fare nascere questo ‘gruppo dei quattro’ servirà anche ad approfondire i problemi legati al Maghreb ed il Medio oriente.

"Così l’Italia – ha aggiunto Maroni – si presenta come il paese leader in Europa per fronteggiare i problemi del Mediterraneo che per molto tempo sono stati trascurati e lasciati senza soluzione". "In più – ha detto il Ministro- insisteremo affinché l’Europa mantenga il suo impegno verso la regione". L’Italia e Malta, inoltre, insistono affinché continuino i pattugliamenti nel Mediterraneo dell’ agenzia di frontiera della Ue, ‘Frontex’.

"Vogliamo che l’Europa accetti il trasferimento verso altri stati membri degli immigrati intercettati nel Mediterraneo, altrimenti rimaniamo solo noi a fronteggiare il problema senza alcun interesse da parte di Bruxelles" ha spiegato il Ministro Maroni, aggiungendo anche che "tocca a tutti gli stati membri dell’Unione capire la complessità dei problemi che stanno affrontando i paesi della sponda sud del Mediterraneo e di accettare una distribuzione equa di immigrati intercettati dalla Frontex al largo di paesi come l’Italia e Malta".

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