Roma – 15 ottobre 2012 – Non ha ancora un nome il nordafricano che sabato notte ha salvato una famiglia sulla provinciale 20 fra Avezzano e San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo, per poi sparire.
Una macchina in cui viaggiavano padre, madre e figlio, forse a causa della fitta nebbia, è uscita fuori strada ed è finita in un canale. Mentre si attendevano i soccorsi chiamati da alcuni passanti, l’immigrato si è gettato in acqua e ha estratto dall’abitacolo i tre, che sono stati poi portati all’ospedale di Avezzano,dove il padre è ancora in prognosi riservata.
Il cittadino straniero si è però subito allontanato dal luogo dell’incidente. Probabilmente privo di permesso di soggiorno, ha evitato così che, identificato dalle forze dell’ordine, potesse essere espulso.
“L’immigrato che ha salvato una famiglia dall’annegamento dev’essere uno di quei ragazzi che lavorano nel Fucino e sono qui per necessità: ha perciò tutte le caratteristiche per rientrare nel processo di regolarizzazione in atto in questi giorni. Andrà sensibilizzato il suo datore di lavoro, vedremo chi è. Se si farà avanti intercederò presso la prefettura” ha promesso il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo.
Secondo il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, il salvataggio “denota la grande umanità da parte di questo ragazzo rimasto sconosciuto. Ora se fosse vero che sia clandestino credo che questo suo gesto riscatti ogni forma di anche minima illegalità formale da parte sua. Non so cosa si possa fare non ho idea di cosa può fare la legge in casi del genere, ma certamente lui qui in Italia è un benvenuto”.