Secondo il leader del Pd la mozione della Lega "è assurda". Roccella ribadisce: "Non è ancora legge, va prima valutata"
Roma – 24 ottobre 2008 – "State preparando l’inferno di tutti noi. In questo modo faremo crescere una generazione di persone che si sentiranno estranee, mentre bisogna integrarle". Dure le critiche del segretario del Pd, Walter Veltroni, ospite ieri del programma ‘Annozero’, sulla proposta avanzata dalla Lega di istituire classi differenziate per i bambini extracomunitari che non conoscono la lingua italiana.
Veltroni definisce la mozione "una proposta assurda", aggiungendo che una soluzione molto più giusta sarebbe quella di far studiare tutti i bambini insieme e riservare a chi ha problemi con la lingua italiana ore di studio in più, fuori dell’orario scolastico standard.
“Ma comunque – ribadisce a margine di un convegno il sottosegretario a Lavoro, Salute e Servizi sociali, Eugenia Roccella – quella delle ‘classi ponte’ è una mozione, non una legge, il che da alla cosa un peso diverso: adesso vedremo. Sono state proposte come strumento di integrazione – aggiunge , – ne verificheremo l’efficacia, anche in rapporto con le esperienze già messe in atto dalla diverse Regioni”.
Quando le è stato chiesto se ci sia dibattito all’interno della maggioranza su questa misura, Roccella non è entrata nel merito. "Bisognerà confrontarla – ha detto – con le esperienze a livello regionale. Il problema è se sono efficaci o se non lo sono. Le classi ponte sono state proposte come strumento di integrazione: si verificherà se sono efficaci".
A.I.