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Colf, badanti e baby sitter: c’è anche un altro contratto collettivo

Siglato da Confimea,  Federterziario e Ugl, è in vigore dal primo luglio. L’esperto: “Datori liberi di scegliere quale applicare, ma bisogna specificarlo”

Roma – 3 settembre 2013 – Non c'è solo un contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. Le famiglie che assumono colf, badanti o babysitter devono scegliere quale applicare.

Il più famoso è indubbiamente il contratto rinnovato prima dell’estate grazie all’intesa raggiunta tra i sindacati Cgil Cisl e Uil e le associazioni dei datori Fidaldo e Domina. Il primo luglio ne è entrato però in vigore anche un altro, firmato da Confimea,  Federterziario per i datori, dal sindacato Ugl in rappresentanza dei lavoratori. IL TESTO SU COLFEBADANTIONLINE.IT

Anche questo CCNL disciplina tutti gli aspetti del rapporto, dall’assunzione alla risoluzione, stabilendo ad esempio quali sono le retribuzioni minime o e dettando le regole su ferie, permessi. È però diverso per molti aspetti dal “cugino”.

Cambiano, tra le altre cose, l’inquadramento dei lavoratori, le retribuzioni di base (alle quali si sommano indennità che variano tra nord, centro e sud Italia) e gli scatti di anzianità. I periodi di prova (60 giorni per le badanti, 30 per gli altri)  durano il doppio rispetto agli altri contratti, e ci sono novità come la possibilità di pagare la tredicesima a rate mensili.

Mancano, a ben guardare, regole specifiche per i lavoratori stranieri, che con l’altro contratto godono di permessi retribuiti per frequentare corsi di italiano o possono andare in congedo matrimoniale entro un anno dopo le nozze. E non c’è quella tutela rafforzata per le lavoratrici madri, con termini di preavviso raddoppiati in caso di licenziamento, che è stata una delle (piccole) conquiste del rinnovo del vecchio CCNL.

 “Al momento dell’assunzione, ogni famiglia  può scegliere quale CCLN applicare. È bene specificarlo per iscritto, così entrambe le parti avranno chiari diritti, doveri e condizioni del rapporto, e in caso di contrasti si saprà a quale testo fare riferimento” dice l’avvocato Mascia Salvatore. Che succede se non si fa esplicitamente riferimento ad alcun CCNL? “Si applica quello sottoscritto dalle organizzazioni maggiormente rappresentative dei lavoratori, quindi il testo firmato da Cgil, Cisl e Uil”.  

Elvio Pasca

Contratto collettivo nazionale per i lavoratori dipendenti addetti ai servizi familiari (Colf e Badanti). CONFIMEA, FEDERTERZIARIO, UGL (da Colfebadantionline.it, il portale del lavoro domestico)

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