L’inps ha confermato gli importi dello scorso anno, perchè il costo della vita non è aumentato. Andranno utilizzati per i versamenti trimestrali e in caso di interruzione del rapporto di lavoro
Roma – 30 gennaio 2017 – Anno avaro di novità per colf, badanti e babysitter. Sul fronte delle retribuzioni minime ci sono state variazioni impercettibili, su quello dei contributi non cambia proprio niente.
Con una circolare pubblicata venerdì scorso, l’inps ha confermato anche per il 2017 gli stessi importi dello scorso anno. Questi variano in base alla retribuzione, all’orario di lavoro e al fatto che il contratto sia a tempo indeterminato o determinato, con una maggiorazione in quest’ultimo caso. I contributi vengono versati tutti dal datore di lavoro, che poi però può trattenere dalla retribuzione la quota a carico della lavoratrice.
I nuovi valori serviranno dal 1 al 10 aprile per versare i contributi relativi al primo trimestre del 2017. Ma anche, da subito, in caso di interruzione del rapporto di lavoro, quando bisognerà versare tutti i contributi maturati dal lavoratore fino al momento delle dimissioni o del licenziamento.