Tornano le italiane occupate nel settore del lavoro domestico. Più anziane e meno istruite delle straniere, ecco il loro identikit
Infatti, colpa della crisi o meno, quello di colf e badanti, sembra essere un settore in cui stanno tornando a trovare occupazione anche le italiane. Secondo l’inchiesta odierna di Repubblica, su 350 bandanti 45 sono italiane, un numero in crescita e che è raddoppiato negli ultimi due anni.
Infatti se le immigrate hanno quasi tutte completato il loro percorso di studi tra scuola superiore e anche università, le italiane invece, mediamente non vanno oltre il diploma di scuola superiore. Anche l’età delle badanti è molto differente tra italiane e immigrate, dove tra queste ultime il 51% hanno meno di 40 anni, mentre le italiane hanno tra i 50 e i 60 anni.
Questo perché, come illustra Repubblica oggi, per le italiane questa rappresenta una occupazione di “emergenza” soprattutto in questo periodo di crisi economica in cui molte donne si ritrovano con i figli disoccupati in casa e mariti in cassa integrazione o magari che hanno recentemente perso il lavoro.
Tuttavia il profilo dominante della badante resta ancora quello della straniera, come dimostrano i dati Censis, in cui in Italia il 71,6% delle badanti e colf sono immigrate e la maggior parte di loro proviene dall’est Europa: Romania in primis (19,4%), seguita da Ucraina (10,4%) e Moldavia(6,2%)per un totale di 1 milione e 500mila lavoratrici che guadagnano poco meno di mille euro al mese.