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Commissione Ue: “Sforzo congiunto per i rom”

Spidla: "Gli avvenimenti di Ponticelli non sono un caso isolato". Il dibattito all’Europarlamento Strasburgo – 20 maggio 2008 – La commissione Ue “condanna vivamente qualsiasi tipo di violenza nei confronti dei rom e gli Stati Ue devono garantire la sicurezza delle persone sul loro territorio”. Lo ha detto oggi il commissario Ue all’occupazione, Vladimir Spidla, durante il dibattito all’Europarlamento sullo stato dei rom in Italia e in Europa.

“Gli avvenimenti di Ponticelli non sono un caso isolato in Europa e richiedono uno sforzo congiunto – ha spiegato Spidla – . Le nostre comunità rom hanno bisogno della nostra solidarietà per spezzare il circolo vizioso di esclusione, violenza e disperazione”.

Spidla facendo riferimento alla direttiva che sancisce la libera circolazione dei cittadini europei, ha anche ricordato che l’espulsione è una "misura estrema di limitazione di una libertà fondamentale sancita dal Trattato”. “I cittadini romeni hanno la stessa libertà di circolare dei cittadini degli altri paesi europei", ha sottolineato, affermando che la Commissione Ue "respinge lo stigma dei rom come criminali". "

Al dibattito è intervenuto il capogruppo del Pse al Parlamento europeo Martin Schulz, che ha ricordato che la situazione dei rom in Europa è "drammatica" e l’obiettivo non è quello di "accusare l’Italia" ma di cercare con le autorità italiane di risolvere il problema delle comunità rom. "Non possiamo perderci nel confrontarci su colpe o mancanze, – ha detto Schulz – ma adoperarci perché gli avvenimenti degli ultimi giorni servano a dire che i rom hanno bisogno della solidarietà di tutti per integrarli. Dai rom dobbiamo esigere che vogliano integrarsi”.

"Nessun attacco agli immigrati romeni, il governo Berlusconi rispetta le direttive europee" ha chiarito invece l’eurodeputato del Ppe Vito Bonsignore. "Le norme che domani verranno approvate – ha aggiunto – sono finalizzate a rendere la vita difficile a chi delinque nel nostro Paese". Bonsignore ha sollecitato l’Unione Europea a emanare direttive "chiare" e a controllare che siano rispettate da tutti i Paesi aderenti. Al contempo, ha auspicato che sul piano nazionale sia avviata una "politica di collaborazione con le autorità romene per combattere il flusso migratorio irregolare".

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