Cambia il sistema di protezione Sprar. Anci: "I posti sono ancora pochi"
Roma – 10 maggio 2010 – Progetti triennali per accogliere nei Comuni 3mila tra richiedenti asilo e rifugiati, 500 dei quali appartenenti alle categorie più vulnerabili, come minori non accompagnati, vittime di tortura, disabili e anziani. Finanziati dal Fondo Nazionale Asilo gestito dal Ministero dell’Interno.
La programmazione per gli anni 2011/2013 è prevista da un decreto del Viminale, che dispone la durata degli interventi e la capacità ricettiva del Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati (SPRAR) affidato agli enti locali. La novità principale è proprio la durata dei finanziamenti, che finora è stata biennale.
"I Comuni chiedevano da tempo di poter programmare gli interventi di accoglienza dei rifugiati su un periodo di piu’ lunga durata", commenta Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Vice Presidente dell’ANCI con delega alle politiche dell’immigrazione. Bene quindi i tre anni, ma “manca ancora un passo importante, che e’ l’aumento del numero di posti disponibili nella rete”.
Ad oggi, infatti, sono ancora lunghe le liste di attesa per entrare nei programmi dello Sprar, che prevedono ad esempio corsi di alfabetizzazione o avviamento al lavoro. "Le risposte trovate fuori dal Sistema sono soluzioni temporanee che non risolvono davvero i problemi" avverte Zanonato.
EP