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Comunità pakistana, l’appello al governo: “Senza reddito non si può rinnovare il permesso di soggiorno”

Roma, 16 marzo 2021 – “Se per un italiano la caduta del reddito personale crea impoverimento, con conseguenti difficoltà economiche per la sua famiglia, per uno straniero c’è un ulteriore motivo di preoccupazione legato soprattutto al rinnovo del permesso di soggiorno. Ma anche alla procedura del ricongiungimento familiare o a quella della richiesta della cittadinanza”. Con lo scoppio della pandemia, moltissime attività hanno dovuto chiudere le porte. Il livello di povertà si sta alzando esponenzialmente, e per i cittadini stranieri la perdita di lavoro può significare anche il mancato rinnovo del permesso. Per questo la comunità pakistana ha lanciato un importante appello all’attenzione del governo Draghi.

Comunità pakistana in Italia: “Chiediamo al governo di trovare una soluzione”

“Il 2020 è stato un anno pieno di sfide e difficoltà per molti. Infatti, da quando è iniziata la pandemia, moltissime attività ritenute non essenziali hanno dovuto chiudere o sospendere temporaneamente la produzione”, si legge nell’introduzione dell’appello. “Moltissimi lavoratori sono finiti in cassa integrazione ed altri hanno perso il lavoro. Tutto questo ha avuto un impatto significativo sul loro reddito annuale. Se per un italiano la caduta del reddito personale crea impoverimento, con conseguenti difficoltà economiche per la sua famiglia, per uno straniero c’è un ulteriore motivo di preoccupazione. Ed è legato soprattutto al rinnovo del permesso di soggiorno. Ma anche alla procedura del ricongiungimento familiare o a quella della richiesta della cittadinanza.

Sappiamo infatti che un requisito fondamentale per il buon fine di tutte queste pratiche è dimostrare di avere un regolare contratto di lavoro ed un reddito annuo superiore ad un certo livello definito dalla legge. Il timore è che non avendo potuto lavorare, moltissimi stranieri non riescano a raggiungere la quota minima di reddito per avere il permesso o per perfezionare le altre pratiche ricordate. Vogliamo pertanto invitare il governo ed il parlamento a trovare una soluzione a questo grave problema. Per esempio ritenendo valido il reddito del 2019, ossia il reddito dell’anno immediatamente precedente a quello pandemico. Sperando che questo problema sia già all’attenzione delle autorità italiane, facciamo loro appello perché sia affrontato in tempi utili ad evitare agli stranieri interessati inutili ulteriori sofferenze.  

In attesa di un gentile riscontro porgiamo cordiali saluti, il Comitato nazionale Italo-Pakistano“.

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