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Comunitari alle urne. Il Pd: “Iscrizione automatica alle liste aggiunte”

Proposta di legge alla Camera per tagliare la burocrazia e aumentare la partecipazione. Melis: “Sono i futuri nuovi italiani per la rinascita del Paese”

Roma – 5 aprile 2012 – Far votare alle elezioni comunali e circoscrizionali i romeni, i polacchi e gli altri cittadini dell’Ue che vivono in Italia eliminando l’attuale trafila burocratica per l’iscrizione alle liste aggiunte. La semplice registrazione all’anagrafe del Comune di residenza dovrebbe essere sufficiente per andare alle urne.

 

Lo chiedono i deputati del Partito Democratico Guido Melis, Livia Turco, Jean-Léonard Touadi e Mario Tullo, che hanno depositato alla Camera una proposta di legge per modificare il decreto legislativo 197/1996, che attualmente disciplina la partecipazione dei comunitari alle elezioni amministrative. Un modo per alzare l’affluenza alle urne dei cittadini Ue, finora sempre molto risicata.

“I cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea  che intendono partecipare alle elezioni per il rinnovo degli organi del comune e della circoscrizione in cui sono residenti, sono automaticamente iscritti nelle liste elettorali aggiunte, previo accertamento della loro iscrizione nell’Anagrafe di quel comune”  si legge nel primo articolo sulla proposta. Gli iscritti potrebbero votare presso il seggio della circoscrizione elettorale di residenza.

“Spetterà alle amministrazioni garantire la regolarità della loro posizione, che del resto si evince da documenti in possesso dei comuni. Se non avranno diritto di votare saranno esclusi. Altrimenti riceveranno come gli altri la tessera elettorale ” spiega Melis, che è anche presidente del Gruppo parlamentare di amicizia Italia-Romania.

“Ricordo solo – sottolinea il deputato del Pd – che stiamo parlando (e mi limito a citare i comunitari) di oltre 1 milione di persone, inserite in settori vitali della nostra economia, presenti come parte essenziale nelle attività economiche e sociali, padri e madri di bambini che nascono in Italia, che frequentano le nostre scuole e che parlano italiano. Saranno anche loro, e i loro figli, i nuovi italiani sui quali far leva per la rinascita del Paese”.

“Siamo consapevoli che per le prossime amministrative siamo fuori tempo massimo. Ma lavoriamo per l’immediato futuro. Ci auguriamo – conclude Melis  – che l’affluenza al voto dei cittadini stranieri sarà sempre più consistente, così come ci chiede l’Europa e come è nell’interesse stesso della nostra democrazia”.

Un’analoga proposta per l’iscrizione automatica dei comunitari nelle liste aggiunte è stata presentata il mese scorso alla Camera da Carmelo Briguglio e altri deputati di Futuro e Libertà per l’Italia.

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Proposta di legge d’iniziativa dei deputati Melis, Turco, Touadì, Tullo: “Modifiche del decreto legislativo 12 aprile 1996, n. 197, in materia di diritto di elettorato nelle elezioni comunali e circoscrizionali per i cittadini di Stati dell’Unione europea residenti in Italia”

EP

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