Stefano Camilloni
Il console indiano Sanjay Kumar Verma: "Orgoglioso della collaborazione tra Italia e India"
Roma – 4 aprile 2011 – Avrà molto di cui gioire la comunità indiana nel Mantovano perché ieri è stata posta la “prima pietra” del progetto che porterà alla costruzione di un nuovo tempio induista voluto dall’associazione Shri Hari Om Mandir.
All’inaugurazione era presente anche il console generale dell’India a Milano, Sanjay Kumar Verma che, come riporta la Gazzetta di Mantova, ha accolto con grande entusiasmo l’inizio dei lavori: “Con grande orgoglio e felicità saluto la collaborazione fra India e Italia – ha detto Verma – raccomandando a tutti i miei concittadini di comportarsi nel rispetto delle leggi e delle tradizioni locali. Quello che sarà costruito sarà un tempio aperto tutti gli indiani delle varie fedi religiose e gli italiani saranno i benvenuti. La cultura indiana è basata sull’accoglienza”.
La complessa struttura – come riporta la Gazzetta di Mantova – sorgerà nella zona artigianale di Polesine, su un terreno di 4mila metri quadri che l’associazione ha comprato dal comune per 240mila euro. Successivamente saranno costruiti 1360 metri quadri di edifici coperti ideati dall’architetto Giovanni Galafassi che comprenderanno un tempio centrale, con una cupola bianca e dorata alta 11 metri e edifici di servizio.
Seguendo i dettami della tradizione induista, che prevedono un banchetto alla fine delle celebrazioni, vicino al tempio sarà costruito anche un ristorante che potrà ospitare fino a 500 commensali, con un costo totale dell’intera struttura che si aggirerà intorno ai 2 milioni di euro.
I lavori perla costruizione dell’ opera inizieranno già l’11 aprile con la consegna della parte centrale del tempio prevista per novembre, mentre per il completamento dei lavori bisognerà attendere almeno l’inizio del 2012. Il tempio di Polesine affiancherà così quello di Svami Gitananda Ashram nel Savonese, verso i quali si potranno recare i circa 300 mila induisti che attualmente risiedono in Italia.
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