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Concorso del libro ucraino in Italia

"Gazeta ukrainska" invita gli autori a mandare le proprie opere entro il 30 giugno 2009

Roma – 23 aprile 2009 – L’Ambasciata d’Ucraina in Italia e Gazeta ukrainska hanno lanciato "Il Concorso del libro ucraino in Italia"
L’iniziativa nata sulle pagine di "Gazeta ukrainska", il giornale per gli ucraini che vivono in Italia, nasce a metà febbraio con l’intento di premiare coloro che contribuiscono a diffondere e far crescere la lingua ucraina in Italia e a sostenere l’editoria in Ucraina.

Possono partecipare al concorso i libri di prosa o di poesia scritti in lingua ucraina, pervenuti alla redazione entro il 30 giugno 2009. Gli autori devono essere residenti in Italia o i libri devono essere scritti qui.
La giuria che decreterà il migliore sarà composta da Olena Ponomareva – professoressa di ucrainistica all’universita "La Sapienza" di Roma; Igor Brusylo – Secondo Segretario dell’ambasciata d’Ucraina in Italia, adetto alla cultura; Marianna Soronevych caporedattrice di Gazeta ukrainska.

Gli interessati possono inviare le loro opere all’indirizzo Gazeta ukrainska, via Virgilio Maroso 50, 00142 Roma, specificando: "Per il concorso del libro ucraino in Italia". I testi devono essere accompagnati da una lettera di presentazione con informazioni sui libri; dalla biografia dell’autore e una sua foto; da eventuali pubblicazioni, opinioni di critici o lettori.
Attualmente la redazione di Gazeta ukrainska sta cercando uno sponsor per poter conferire dei premi. Ma in ogni caso, a tutti verrà consegnato un diploma di riconoscimento.

"Non mi aspettavo che ci sarebbero arrivati tanti libri scritti da immigrati ucraini in Italia, – commenta Marianna Soronevych -. Da metà febbraio alla redazione sono pervenuti circa trenta testi di poesia e prosa, favole per bambini e storie comiche. Tutti hanno una cosa in comune: parlano dell’immigrazione, sono toccanti e sentimentali. La società ucraina – aggiunge Soronevych – sottovaluta gli immigrati anche se riconosce che con le loro rimesse sostengono economicamente il paese".

"Attraverso questo concorso – osserva la caporedattrice di Gazeta ukrainska – emerge anche il valore intellettuale degli emigrati ucraini. È evidente che c’è una fuga di cervelli. Ma sono cervelli che per fortuna aiutano a diffondere la cultura ucraina, a mantenere viva la nostra lingua all’estero e sostengono l’editoria del proprio paese d’origine".

A.I.

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