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Consiglieri aggiunti a Roma. Elezioni in inverno, ecco le nuove regole

Alle urne tra il 1 novembre e il 15 dicembre. Bisognerà chiedere il certificato elettorale. Tagliati i compensi per gli eletti in Campidoglio, nei municipi si lavorerà gratis. E spunta l’obbligo di entrare in un gruppo politico

Roma – 24 aprile 2014 – Roma ha finalmente un nuovo regolamento per l’elezione dei consiglieri aggiunti, ed è una buona notizia. Si tratta infatti di un passo avanti indispensabile per far tornare  gli immigrati alle urne dopo otto anni di proroghe e rinvii.

Nel testo uscito l’8 aprile dall’Assemblea capitolina ci sono però anche brutte sorprese. Se l’obiettivo era, presumibilmente, far risparmiare qualche soldo al bilancio della Capitale, l’effetto sarà, sicuramente, abbassare ulteriormente la partecipazione alle elezioni e  sminuire la figura dei rappresentanti degli immigrati nell’amministrazione di Roma.  

Andiamo con ordine. Le elezioni dei consiglieri aggiunti in Campidoglio e nei municipi si terranno, di norma, tra il 1 ottobre e il 15 dicembre dell’anno delle elezioni comunali, oppure, se queste cadono in quello stesso periodo, tra il 15 marzo e il 15 giugno dell’anno successivo. Per la prima applicazione del nuovo regolamento, è previsto però che le prossime elezioni si svolgano una domenica tra il 1 novembre e il 15 dicembre 2014.

Potranno votare o essere eletti gli immigrati extracomunitari maggiorenni regolarmente residenti a Roma, e quindi iscritti all’anagrafe, oppure quelli non residenti ma domiciliati a Roma per motivi di studio o lavoro. Questi ultimi dovranno presentare un’apposita domanda, online o presso il municipio di domicilio, per entrare nelle liste elettorali.

Per essere ammessi al voto nel proprio seggio bisogna esibire un certificato elettorale, e qui c’è una novità importante  che con ogni probabilità scoraggerà la partecipazione. Nelle elezioni passate il certificato veniva infatti  spedito dal Comune a tutti gli immigrati con diritto di voto. D’ora in poi andrà invece richiesto dagli interessati, presso il municipio di residenza o di domicilio o oppure attraverso il sito web di Roma Capitale.

All’elettore verranno consegnate due schede, una con la lista dei candidati consiglieri aggiunti in Campidoglio e una con quella dei candidati per i consigli dei municipi. Sarà ammessa una sola preferenza per scheda.

Verranno eletti consiglieri aggiunti nell’assemblea Capitolina i primi quattro candidati di continenti diversi (Europa, Asia e Oceania, Americhe, Africa), ma se dovessero essere tutti dello stesso sesso ci sarà un quinto eletto dell’altro sesso. Per ogni consiglio municipale verrà invece eletto il candidato consigliere aggiunto che ha ottenuto più preferenze.

I consiglieri aggiunti, altra novità, dovranno entrare in uno dei gruppi consiliari già esistenti. Saranno quindi  costretti a scegliere anche un’appartenenza politica e bisognerà vedere se questa verrà dichiarata al momento della candidatura. L’alternativa è che entrino nel gruppo misto. In entrambi i casi, è molto difficile che un consigliere aggiunto diventi capogruppo, e che quindi, per esempio, possa essere incisivo nella definizione dell’ordine dei lavori.

Infine, cambia il trattamento economico dei consiglieri aggiunti. Quelli in Campidoglio continueranno a prendere un gettone di presenza di 50 euro lordi per ogni seduta dell’assemblea (i colleghi italiani hanno quasi il doppio), mentre la partecipazione alle commissioni diventerà gratuita. Nessun tipo di compenso, invece, è previsto per i consiglieri nei municipi, che prima prendevano gettoni da 30 euro per consigli e commissioni.

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Il nuovo regolamento per l’elezione dei consiglieri aggiunti a Roma

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Elvio Pasca

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