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Consiglio d’Europa: “Anche Italia responsabile per i 63 morti sul barcone”

Adottato il rapporto sulla tragedia del marzo 2011. “Perse diverse occasioni di salvare le vite delle persone a bordo dell’imbarcazione”

Roma – 24 aprile 2012 – Secondo l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), la mancata reazione alle richieste di soccorso e il “vuoto di responsabilità” per la ricerca e il salvataggio fanno parte di una “serie di mancanze” che hanno portato alla morte di 63 persone in fuga via mare dal conflitto in Libia, nel corso di una tragica traversata nel marzo 2011.

L’assemblea ha adottato un rapporto curato dalla parlamentare olandese Tineke Strik, che punta il dito anche contro le negligenze dell’Italia. In una risoluzione votata oggi a maggioranza, si dice che la responsabilità di queste morti è segnatamente imputabile alle autorità incaricate delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, italiane e maltesi, alla NATO, ai paesi le cui navi transitavano nella zona in questione (come Italia e Spagna), alle autorità libiche e ai trafficanti di uomini.

L’imbarcazione, che aveva lasciato Tripoli con 72 persone a bordo una settimana dopo l’inizio degli attacchi aerei internazionali sulla Libia, è approdata sulla costa libica 15 giorni più tardi con soli nove sopravvissuti – nonostante messaggi di soccorso recanti la sua ultima posizione conosciuta fossero stati regolarmente inviati all’attenzione di tutte le navi presenti nella zona.

L’APCE ritiene “credibili” le testimonianze dei sopravvissuti all’incidente che hanno dichiarato che un elicottero militare aveva lanciato loro acqua e biscotti e indicato che sarebbe tornato, ma non l’ha mai fatto. Secondo i sopravvissuti, il decimo giorno della traversata, quando la metà dei passeggeri aveva ormai trovato la morte, “una grande nave militare” si era avvicinata, a distanza sufficiente da permettere alle persone a bordo di vedere l’equipaggio munito di binocoli, ma questa nave si era allontanata senza prestare soccorso.

L’Assemblea conclude che “sono state perse diverse occasioni di salvare le vite delle persone a bordo dell’imbarcazione”. Essa chiede alla NATO di condurre un’inchiesta sull’incidente e di fornire risposte dettagliate alle domande ancora senza risposta, e invita i parlamenti nazionali degli Stati interessati a condurre delle inchieste. L’APCE esorta inoltre il Parlamento europeo a compiere degli sforzi affinché si ottengano informazioni aggiuntive, comprese immagini satellitari.

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