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Consulta: pensione di invalidità senza carta di soggiorno

Illegittime norme su esclusione senza requisiti minimi reddito ROMA, 24 gennaio 2009 – Agli immigrati non serve il permesso di soggiorno CE per lungosoggiornanti per avere la pensione di invalidità.

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le norme sull’immigrazione in base alle quali gli extracomunitari che non raggiungono i requisiti minimi di reddito e che di conseguenza non possono ottenere il permesso non hanno nemmeno il diritto di beneficiare di forme di assistenza economica.

In particolare, la sentenza 11 depositata ieri dalla Consulta, ha precisato che sono illegittime le norme "nella parte in cui escludono l’attribuzione della pensione di inabilità agli stranieri extracomunitari soltanto perché non risultano in possesso dei requisiti di reddito".

Riferendosi alle norme approvate dal 1998 al 2001 per finire con le nuove prescrizioni del 2007, introdotte dopo l’omicidio a Roma di Giovanna Reggiani, la Consulta ha rilevato una "intrinseca irragionevolezza del complesso normativo" e "la disparità di trattamento tra cittadini e stranieri legalmente e non occasionalmente soggiornanti in Italia".

E’ stato il tribunale di Prato a sollevare la questione di costituzionalità nell’ambito di un giudizio avviato dal tutore di un cittadino albanese regolarmente entrato in Italia nel 2000 ma senza carta di soggiorno perché privo dei requisiti minimi di reddito. Il tutore si è rivolto al giudice per contestare la ragionevolezza delle norme in quanto il cittadino albanese "non produce reddito" in seguito ad un incidente stradale nel quale è rimasto coinvolto nel 2003. Da allora si trova in coma vegetativo e pur essendo stato riconosciuto, quindi, totalmente invalido e bisognoso di assistenza, gli è stato negato l’assegno perché senza reddito non poteva ottenere la carta di soggiorno di lungo periodo.

A questo proposito la Consulta sottolinea che, per quanto riguarda i cittadini italiani, "mentre l’indennità di accompagnamento è concessa per il solo fatto della minorazione, senza che le condizioni reddituali vengano in alcun modo in rilievo, la pensione di inabilità è preclusa" proprio nei casi in cui vi sia "un reddito superiore ad una misura fissata dalla legge". A parere della Corte subordinare, nel caso degli immigrati, la pensione di invalidità "al possesso di un titolo di soggiorno" che a sua volta "presuppone invece il godimento di un reddito, rende ancor più evidente l’intrinseca irragionevolezza delle norme".

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