Roma – 4 settembre 2014 – I cori razzisti in Italia al massimo fanno chiudere una curva. In Brasile sbattono fuori una squadra dal campionato.
Ne sa qualcosa il Gremio, appena escluso dalla Copa do Brasil per le ingiurie rivolte la scorsa settimana da alcuni suoi tifosi al portiere del Santos Aranha durante la partita di andata degli ottavi di finale. Dagli spalti gli gridavano “scimmia”.
Aranha ha chiesto più volte l’intervento dell’arbitro, che però ha lasciato correre. Intanto però le tv mandavano in onda gli insulti, ed è scoppiato un caso nazionale.
Ora la Corte suprema della giustizia sportiva ha deciso di squalificare il Gremio, che non avrebbe fatto abbastanza per evitare quei cori, e gli ha inflitto una multa da 50 mila reais, circa 17mila euro. I tifosi identificati grazie alla tv rimarranno per due anni fuori dagli stadi.
I giudici hanno punito la terna arbitrale: tre mesi di sospensione e milleseicento reais di multa per l’arbitro, due mesi e mille reais per i suoi assistenti.