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Corpi gettati in mare di fronte agli occhi dei familiari: cosa sta succedendo nel Mediterraneo

Roma, 19 settembre 2022 – Urla, disperazione, preghiere. Sofferenza. Il video pubblicato, e presto rimosso, da Nawal Soufi è un mix di angoscia e rabbia. In modo cruento, infatti, dimostra quanto può accadere su una barca di migranti, e riporta senza filtri l’ultima tragedia avvenuta nel Mediterraneo, quando diversi corpi sono stati gettati in mare di fronte agli occhi dei propri familiari.

Migranti, il video dell’ultima tragedia avvenuta nel Mediterraneo

Quattordici giorni di viaggio, decine e decine di migranti a bordo di un barcone di fortuna partito dal porto di Antalya, in Turchia. A causa dell’assenza di acqua, sei delle trentaquattro persone che viaggiavano verso l’Europa hanno perso la vita. Due erano bambini di uno e due anni, un altro era un ragazzino di 12, e le rimanenti erano tre donne. Nel video postato dall’attivista si vede perfettamente il momento più drammatico della loro esperienza: il corpo di una donna viene gettato in mare legato a un salvagente e a un giubottino roba. Subito dopo inizia a sentirti il pianto disperato dei naufraghi a bordo, seguito dalla preghiera “Allah akbar”, “La ilaha illa allah” (Non avrai altro Dio all’infuori di me).

Non è chiaro il perchè di questo gesto. Forse i corpi sonno stati lanciati in acqua a causa della decomposizione. O forse per ordine dello scafista fermato lo stesso giorno dello sbarco a Pozzallo. Ora sul caso stanno indagando i magistrati della Procura di Ragusa, che nei prossimi giorni ascolteranno le testimonianze dei 26 migranti sopravvissuti. “Pensare di gettare o vedere il corpo del proprio figlio in mare è per noi qualcosa di impensabile, eppure è questa la realtà che queste persone sono chiamate ad affrontare”, ha commentato Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

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