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Cota (Lega): “Il lavoro prima agli italiani”

"Sospendere Schengen, serve moratoria sui flussi come ha fatto la Spagna di Zapatero" ROMA, 2 febbraio 2009 – "Hanno ragione gli operai inglesi". Lo afferma il capogruppo leghista alla Camera Roberto Cota intervistato da ‘La Stampa’ sulla clamorosa protesta che sta paralizzando alcune raffinerie inglesi dopo lo sciopero degli operai di Grimsby contro i lavoratori di un’azienda siciliana che ha vinto un appalto.

Per Cota, quello che succede lì "è l’esempio più classico della globalizzazione che ci presenta il conto. Sono gli effetti di una globalizzazione senza regole e o con regole saltate, una globalizzazione selvaggia".

"Il mercato del lavoro – aggiunge – oggi più che mai in tempi di recessione dovrebbe essere regolamentato da un principio: domanda e offerta di lavoro devono essere regolamentati sul territorio. Non è così. E allora si creano squilibri come quello in Gran Bretagna. Adesso tocca a Grimsby. Prima o poi si parlerà del Veneto".

Secondo il capogruppo leghista infatti "nel nordest sta cominciando adesso il problema. Arriva manodopera straniera che toglie lavoro ai nostri. Ci vuole una moratoria sui flussi come ha fatto la Spagna di Zapatero". Ci sono gli accordi di Schengen per i comunitari? "Potrebbero essere sospesi. Bisogna iniziare a ragionare anche su questa eventualità" afferma Cota, perchè "non possiamo aprire le frontiere se non viene garantito il lavoro ai nostri".

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