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Crisi dei profughi, a Vienna un summit dei Paesi balcanici

Promosso dal governo austriaco, servirà a confrontarsi su controllo delle frontiere, respingimenti e integrazione. Il cancelliere Kern: “Non ci vogliono solo parole, ma anche azioni”

Vienna – 13 settembre 2016 – Sorveglianza delle forntiere esterne, integrazione dei rifugiati ma anche respintimenti di chi non ha diritto all’asilo. 

Sono i temi al centro di un incontro al quale il governo austriaco ha invitato diversi i Paesi balcanici, oltre a Ungheria, Germania e Grecia, che si terrà il 24 settembre a Vienna.

“I dieci Paesi piu’ interessati dalla crisi dei rifugiati sono invitati; si tratta, sull’onda del summit europeo di Bratislava, di continuare a discutere sulle questioni importanti per il futuro dell’Ue e in particolare quella dei rifugiati”, ha dichiarato all’Afp una portavoce della cancelleria austriaca. Oltre a Angela Merkel e Alexis Tsipras, i capi dei governi sloveno, croato, serbo, albanese, ungherese, bulgaro, rumeno e macedone sono stati invitati e hanno dato il loro accordo di massima per la partecipazione alla riunione.

“Non ci vogliono solo parole, ma anche azioni”, ha dichiarato a Lubiana il cancelliere austriaco Christian Kern, che ha promosso il mini-summit.

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