Roma – 30 settembre 2013 – L’effetto che si farà più sentire nelle tasche di chi vive in Italia è probabilmente il passaggio dell’Imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22%, ma la crisi di governo rimanda a data da definirsi anche molti altri interventi, come quelli necessari per affrontare l’emergenza immigrazione.
Era tutto nero su bianco nella bozza del decreto legge con cui venerdì scorso il governo avrebbe dovuto trovare le coperture per far slittare l’aumento dell’Iva, ma anche per intervenire su altre urgenze , come ad esempio il rifinanziamento della cassa integrazione o della carta acquisti per i poveri. Un articolo, poi, spiegava anche come rispondere, in termini economici, all’aumento degli sbarchi di profughi e migranti sulle coste del sud Italia.
In particolare, la bozza del decreto istituiva un fondo “per fronteggiare l’emergenza immigrazione” nel 2013 da 190 milioni di euro, la cui ripartizione sarebbe stata affidata al ministero dell’interno previo assenso del ministero delle Finanze. Altri 20 milioni di euro venivano invece assegnati al fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Le coperture sarebbero arrivate dal “Fondo rimpatri” (alimentato dalle tasse sui permessi di soggiorno), dai soldi incassati con la regolarizzazione e da una riduzione del “Fondo usura”.
Tutto pronto, insomma, ma venerdì il consiglio dei ministri non ha approvato il decreto. Le dimissioni dei parlamentari del Popolo delle Libertà mettevano, infatti, in forse la conversione in legge. E le dimissioni dei ministri del Pdl, arrivate sabato su imput di Silvio Berlusconi, hanno ulteriormente complicato la situazione.
Come spiega un comunicato di Palazzo Chigi, "si è reputato inevitabile il blocco di ogni decisione governativa su temi, anche rilevanti, di natura fiscale ed economica. La sospensione è dovuta in particolare all'impossibilità di impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la garanzia di una continuità nell'azione di governo e Parlamento".
Se ne riparla dopo la verifica di governo, con tutte le incognite che si porta dietro.
Elvio Pasca