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Croce Rossa: un fumetto per l’integrazione

"Vogliamo sensibilizzare i giovani sui temi dell'emigrazione e dell'integrazione sociale"

Roma, 25 settembre 2012 – Un fumetto intitolato "Il ragazzo scalzo" è l'ultima fatica – questa volta su carta – dei volontari della Croce rossa, realizzato in collaborazione con la Scuola Romana fumetti. La trama racconta di un giovane migrante che, dal Nord Africa, arriva a Lampedusa a bordo di un barcone. Amir – questo il suo nome – dopo lo sbarco, e' trasferito in un centro di accoglienza

"Questo fumetto e' un modo nuovo per comunicare ai giovani la cultura dell'integrazione e per far superare la paura verso i migranti che spesso sono visti come criminali", ha detto durante la presentazione dell'opera Francesco Rocca, Commissario straordinario della Croce rossa italiana.

Nella sede romana del Comitato centrale dell'associazione sono stati presenti anche gli ideatori, fumettisti della Scuola e volontari. "Il fumetto – spiega una di loro – nasce dopo un periodo intenso di sbarchi a Lampedusa. Il protagonista, Amir, e' un ragazzo come molti altri in cerca di una vita migliore". L'opera, precisano i volontari, sara' diffusa nelle scuole per far capire ai giovani quanto sia importante l'inclusione dei migranti e "anche per dare un esempio concreto del rispetto delle regole del diritto internazionale umanitario".

"La mia storia inizia e finisce qui – dice Amir seduto su uno scoglio di Lampedusa -, quando tu capirai le ragioni che mi hanno spinto a fare questo viaggio. Allora io non sarò più solo un clandestino". La storia di Amir inizia cosi', in un'anticipazione del fumetto, ed e' "una storia vera", come afferma una volontaria. Racconta, infatti, "un po' tutti i ragazzi che vediamo quotidianamente ai semafori o per strada e verso cui siamo pieni di pregiudizi".

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