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Dal centro di accoglienza al campo di calcio

L’eritreo Tesegay Kyflai affronta il viaggio della speranza per coronare il suo sogno, giocare nel Milan

Crotone – 11 settembre 2008 – Quando ad approdare con il gommone sulle spiagge italiane è un talento, la strada è meno in salita del solito. Il nome di questo talento è Tesegay Kyflai. È arrivato in Italia dall’Eritrea a bordo di un’imbarcazione di fortuna con un sogno a dir poco ambizioso: non solo quello di fuggire dalla vita disagiata e rischiosa della propria patria, e ottenere qui un permesso di soggiorno, ma anche quello di giocare nel Milan, la sua squadra del cuore.

Il ventenne Kyflai è sbarcato nei mesi scorsi a Lampedusa ed è stato portato nel Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. La sua abilità nel calcio è stata notata dagli operatori della Misericordia, l’ente che gestisce il centro, che hanno pensato di farlo giocare nella squadra locale. Per Kyflai, che ha ottenuto il permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, è stato l’inizio dell’avverarsi di quel sogno chiuso nel cassetto.

”Mi sono subito trovato bene con i ragazzi della squadra” – ha detto e ha raccontato di aver iniziato a giocare a calcio quando aveva sette anni. “Nel mio paese militavo in una squadra molto forte – ha confidato – , e la mia grande speranza è quella di diventare un giocatore professionista, magari per il Milan, che è la mia squadra del cuore”. Ora il giovane eritreo è in attesa del tesseramento con la squadra isolitana, che avverrà nei prossimi giorni. Intanto, insieme al permesso di soggiorno, gli è stata consegnata una maglia della squadra con il numero 22.

a.i.

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