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D’Alia (Udc): “No a respingimenti senza garanzie”

Interrogazione del presidente dei senatori dell’Udc a Maroni ROMA, 30 luglio 2009 – Un’ interrogazione al ministro dell’Interno per invitarlo a riconsiderare la politica dei respingimenti ed evitare che, in assenza di adeguate garanzie, la politica dei respingimenti finisca per colpire anche coloro fra gli immigrati che hanno titolo per chiedere l’asilo politico è stata presentata dal presidente dei senatori dell’Udc Gianpiero D’Alia.

Il presidente ha chiesto al ministro di far luce in particolare sulla vicenda degli 82 migranti soccorsi nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio scorso, gran parte dei quali, secondo testimonianze, sarebbero risultati bisognosi di protezione. ”Nei centri di detenzione in cui sono stati smistati, l’Unhcr e il personale del Centro italiano per i Rifugiati (Cir) di stanza in Libia hanno raccolto dirette testimonianze, dalle quali – ha spiegato D’Alia – e’ emerso che i respinti non sono libici ma di nazionalita’ eritrea e che gran parte di essi ha chiesto protezione ed espresso la volonta’ di avanzare richiesta d’asilo”.

”Il governo chiarisca al piu’ presto, gli obblighi internazionali che scaturiscono dalle convenzioni firmate dall’Italia – ha sottolineato D’Alia – vietano tassativamente il respingimento di rifugiato e di richiedenti asilo, tanto piu’ verso un paese terzo che non osserva e non garantisce i criteri base di protezione. Vorremmo conoscere quali garanzie abbia avuto in merito il governo italiano dalla Libia di Gheddafi, che non ha firmato la Convenzione sui Rifugiati del 1951 e non ha una legge sull’asilo”.

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