Le stime di Unioncamere: "producono l’11,1% del pil". Ma guadagnano 300 euro in meno degli italiani
Roma – 18 aprile 2011 – In questi giorni diversi esponenti del mondo politico si sono espressi sui lavori degli immigrati in Italia. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il ministro del Lavoro Sacconi che ha spiegato, questa mattina, come gli stranieri si stiano occupando di quei lavori che gli italiani invece non vogliono più fare (leggi anche "Sacconi:Immigrati fanno lavori rifiutati da italiani")
Ma quali sono questi ambiti occupazionali che non interessano più agli italiani? Secondo i dati forniti dalla Caritas, i pizzaioli di Milano sono più egiziani che napoletani. In Val di Non invece, risulta che la raccolta delle mele sia affidata quasi esclusivamente ai senegalesi, mentre nel Veneto la concia delle pelli è destinata alle mani dei lavoratori nigeriani. A Reggio Emilia i facchini, come i mungitori, sono quasi tutti indiani, così come sono i sikh sono la comunità che si dedica maggiormente all’allevamento delle bufale in Campania rispetto agli italiani.
Tra le comunità più attive, ci si sono anche i pescatori tunisini di Mazara del Vallo, ormai indispensabili in Sicilia. Mentre tra i camionisti i più presenti sono gli albanesi e i romeni. Per quanto riguarda i lavoratori domestici, le filippine rimangono in cima alla classifica delle colf più ricercate, mentre le badanti sono quasi sempre di origine ucraina o moldava.
Anche tra gli imprenditori gli immigrati avanzano: si fanno largo a Carpi (Modena) e a Prato gli imprenditori tessili cinesi, così come ad Arzignano (Vicenza), dove nella concia delle pelli sono attivi molti marocchini e serbi.
Ecco dunque la lista dei lavori banditi dagli italiani e dove invece trovano occupazione i circa 4 milioni e mezzo di stranieri regolari e che, secondo le stima di Unioncamere 2008, rappresentano l’11,1% del Pil nazionale.
Dal punto di vita economico le retribuzioni degli stranieri risultano però, inferiori alla media degli italiani: 971 euro è la loro paga mensile contro i 1.258 euro che mediamente guadagnano gli italiani.
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