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Dati: “Italia sola, ma permessi sono un errore”

L’ex ministro francese: “Il problema degli sbarchi è europeo”. “Permessi attirano clandestini e favoriscono gli scafisti”

Roma 12 aprile 2011 – In base al trattato di Lisbona  l’immigrazione e’ un tema comunitario. L’Italia ha ragione a insistere che il problema e’ europeo, non si puo’ agire ognuno per se’  altrimenti si creano disparita’ di trattamento. Allo stesso tempo sono toccata dal dramma umano, ma l’immigrazione illegale resta  inaccettabile".

Lo dice Rachida Dati, ex ministro della Giustizia francese ed  esponente del partito di maggioranza Ump, intervistata dal Corriere della Sera. Aggiunge però che la scelta  dell’Italia dei permessi temporanei, "non e’ stata una buona idea. In  questo modo crolla tutta la politica migratoria europea”.  

Secondo Dati, nata in Francia da padre marocchino e madre algerina, “più i tunisini hanno la sensazione che ci siano possibilità di  entrare e soprattutto restare in Europa, più cercheranno di arrivare  con ogni mezzo. Al di là dei dettagli tecnici, dei requisiti per  ottenerli, l’esistenza stessa dei permessi manda un segnale di  disponibilità ad accettare clandestini".

I permessi temporanei avrebbero “creato un vuoto d’aria, attraggono i clandestini.  Favoriscono i criminali e gli scafisti".  Dati si dice dunque d’accordo sul fatto che il "problema non e’  italiano ma europeo" e invita il presidente della Commissione Ue  Barroso, che oggi sara’ a Tunisi "a prendere misure concrete”. E –  conclude –“ Mi piacerebbe anche sentire la voce di Madame Ashton [il ministro degli esteri dell’Ue n.d.r.],  finora completamente assente".

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