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Ddl immigrazione. Non si placano le polemiche tra i Poli, “perplesso” Frattini

Il vicepresidente della Commissione Europea preoccupato per l’autosponsor e chiusura dei cpt. Ferrero: "molto stupito delle sue parole"

ROMA – Non si placano le polemiche sul ddl sull’immigrazione, con l’intervento del vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini, che dà un giudizio personale, preoccupato per l’autosponsor e chiusura dei cpt. E con il centrodestra che attacca il provvedimento, ma anche con il Presidente del Senato Franco Marini che parla di "esigenza" per il paese e della necessità di uno "sguardo nuovo" per comprendere il fenomeno.

La difesa del ddl delega Amato-Ferrero varato martedì dal Cdm arriva prima che dal ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, anche dalle associazioni che da sempre hanno a che fare con gli immigrati, Arci, Caritas ed Acli: "abbiamo sollecitato noi il Governo".

Frattini, che come responsabile Ue per l’immigrazione esaminerà in base alle direttive comunitarie la futura legge, ha detto che la "autosponsorizzazione è il modo per rendere legale l’orribile flusso di giovani ragazze dall’est poi avviate alla prostituzione". Secondo Frattini, "solo i trafficanti saranno in grado di pagare la garanzia bancaria". Inoltre la soppressione dei Cpt è "una contravvenzione di Schengen", perché "una persona dichiaratamente clandestina non può essere lasciata libera di circolare e andare nel resto d’Europa". Si tratta delle "prime osservazioni politiche" sul ddl, ha spiegato poi il portavoce di Frattini, ricordando che l’obbligo di informativa da parte italiana scatta dal momento della pubblicazione del nuovo testo nella Gazzetta Ufficiale.

Ferrero, da parte sua, si è detto "molto stupito" delle parole di Frattini: "Mi sembra vada su un ruolo politico italiano, piuttosto che sul ruolo che ha in Europa. Nel merito Frattini pare ignorare che tutti i disastri che paventa come possibili frutti della nuova legge sono stati pienamente realizzati dalla Bossi-Fini. A partire dalla situazione scandalosa della tratta della prostituzione, con le organizzazioni criminali che fanno pagare tangenti molto alte a queste ragazze".A Ferrero, che ha anche chiesto di usare il "tesoretto" per finanziare la spesa sociale ed evitare così le "guerre tra poveri" che la "campagna demagogica" della destra vuole scatenare, è arrivata l’indiretta solidarietà del mondo delle associazioni.

Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci ha detto che "l’autosponsor è l’unica via di ingresso legale che finora non è stata mai praticata. E’ stata proprio la filosofia della legge Bossi-Fini, che è portata in Europa proprio da Frattini, a dare spazio ai trafficanti". E mentre Michele Consiglio (Acli) ricorda che "ella trasparenza difficilmente si inserisce la criminalità organizzata", per Oliviero Forti (Caritas), l’autosponsor non sarà uno "strumento risolutivo, ma certamente potrà aiutare a sgonfiare la bolla di immigrazione clandestina".

Sul piano politico, alle critiche dei numerosi esponenti del Cdl, tra gli altri Gasparri e Mantovano di An, Carlucci e Bertolini di Fi, risponde il sottosegretario all’Interno, Marcella Lucidi che giudica auspicabile un "serio" confronto che rappresenti un "arricchimento" del testo. Ma è necessario che l’opposizione metta da parte i "pregiudizi, agitando fantasmi" e affronti il dibattito con uno "spirito e un approccio giusti".

(28 aprile 2007)

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