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Ddl sicurezza, rinviato l’esame in Senato

Il relatore Berselli (Pdl): "Siamo impegnati con i ballottaggi e ci sono altre priorità"

Roma – 16 maggio 2009 – Slitta ancora l’esame del ddl sicurezza al Senato, che doveva essere discusso da oggi nelle commissioni riunite giustizia e affari costituzionali, per arrivare martedì prossimo in aula.

Dopo il rinvio dovuto alle elezioni europee,  bisognerà aspettare anche che finiscano i ballottaggi e quindi l’esame di altri provvedimenti che, con buona pace della Lega, la maggioranza ritiene più urgenti. Lo ha chiarito Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia e relatore del ddl.

"Siamo tutti impegnati in campagna elettorale – ha dichiarato oggi Berselli all’Ansa – e torneremo a Roma soltanto la prossima settimana”. Quindi, nonostante il calendario fissato qualche giorno fa dalla conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama,  “per colpa dei ballottaggi non si potrà entrare nel vivo dei lavori" prima della prossima settimana.

"Dal prossimo martedì però – ha aggiunto Berselli – si lavorerà a tappe forzate per arrivare entro l’estate a finire l’esame di tutti i provvedimenti che abbiamo in ballo". Il ddl Sicurezza non sarà però in cima alla lista: “Le nostre priorità – ha spiegato il senatore del Pdl – al momento sono altre: prima di tutto dobbiamo concludere l’esame della riforma del processo penale che abbiamo iniziato da tempo in commissione e poi c’é il ddl anti-prostituzione. Solo dopo verranno esaminati i testi su sicurezza e intercettazioni".

Al di là dello slittamento, è comunque difficili che in Senato si modifichi il testo approvato dalla Camera dopo che il governo vi aveva posto al fiducia. Tra le altre cose, il ddl sicurezza prevede l’introduzione di reato di clandestinità, tassa di soggiorno e contratto di integrazione.

EP

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