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Ddl sicurezza: slitta a dicembre il voto del Senato

Precedenza alla Finanziaria. Nel testo c’è il reato di immigrazione clandestina, la Lega propone moratoria sui flussi

Roma – 18 novembre 2008 – Il Senato voterà il disegno di legge sulla sicurezza non prima di dicembre.  Oggi, al massimo, ci sarà la discussione generale, poi l’Aula si dedicherà alla sessione di bilancio e solo quando questa sarà conclusa tornerà sul testo per l’esame degli emendamenti e il voto finale.

È la stata la conferenza dei capigruppo ad approvare stamattina il nuovo calendario, che dà la precedenza alla Finanziaria. In aula il presidente dei senatori della Lega Nord Federico Bricolo ha accusato l’opposizione di fare ostruzionismo e ha chiesto un nuovo incontro dei capigruppo per anticipare il voto sul ddl sicurezza.

Il testo prevede , tra l’altro, l’introduzione  del reato di ingresso e soggiorno illegale in Italia e diciotto mesi di permanenza massima nei centri di identificazione ed espulsione. Alza poi  i tempi per la concessione della cittadinanza,  subordina l’iscrizione all’anagrafe alla disponibilità di un alloggio idoneo e  ordina ai gestori di phone center di segnalare i clienti che non hanno in tasca un permesso di soggiorno.

A questo giro di vite, voluto dal governo, si sono aggiunti durante l’esame in commissione diversi emendamenti leghisti ulteriormente restrittivi. Prevedono ad esempio il divieto di matrimonio per gli irregolari, un test di lingua per chi chiede il permesso per lungo soggiornanti, un sistema a “punti” e una tassa di 200 euro sul permesso.

L’attenzione in questi giorni è però focalizzata su altri due emendamenti presentati dal Carroccio in aula. Uno prevede che i medici denuncino i clandestini che si curano presso ospedali e pronto soccorso. L’altro che si sospendano per due anni i flussi d’ingresso.

Elvio Pasca

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