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Ddl sicurezza, via le denunce negli ospedali

Accordo nella maggioranza per stralciare la norma più contestata del ddl. Il testo in aula la prossima settimana Roma – 22 aprile 2009 – Dal disegno di legge sulla sicurezza spariranno probabilmente le denunce dei clandestini negli ospedali. La norma, contestatissima, verrà modificata o inserita in un nuovo disegno di legge.

È l’accordo raggiunto ieri tra Pdl e Lega, durante una riunione dei capigruppo di Camera e Senato. Il Carroccio rinuncia quindi, almeno temporaneamente, a una delle norme più contestate del ddl sicurezza, tra l’altro già approvata in Senato.

L’eliminazione del divieto di segnalazione dei clandestini che si curano negli ospedali ha sollevato proteste fortissime, perché metterebbe a rischio al salute degli immigrati e, in caso di malattie infettive, anche di chi li circonda. Solo l’effetto–annuncio ha già fatto i primi danni, con i sans papier che per paura disertano i pronto soccorso o ci arrivano già gravissimi, e le denunce fatte illegalmente da medici troppo zelanti.

La discussione in aula a Montecitorio del ddl dovrebbe iniziare lunedì prossimo, ma l’opposizione vuole chiedere più tempo per le audizioni in commissione.

Intanto, stamattina il Senato ha convertito in legge il decreto sicurezza, senza la norma che prolunga da due a sei mesi il periodo di permanenza massima nei centri d’espulsione. Il governo ha però accolto una mozione della Lega che lo impegna a recepire le disposizioni della direttiva Ue sui rimpatri, che prevede fino a 18 mesi di trattenimento nei centri.

EP

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