Roma, 4 agosto 2014 – '"Che l'Italia debba garantire il lavoro prima ai suoi cittadini e poi agli immigrati mi sembra pacifico. Che le solite vestali del buonismo da ombrellone si scatenino su una polemica inesistente mi sembra un'indecorosa rappresentazione di una realta' che, evidentemente, non e' conosciuta. Provino, lor signori, a parlare con la gente comune per capire se cio' che ha detto il ministro Alfano e' la semplice e cristallina visione di cio' che pensa e vuole la stragrande maggioranza degli italiani".
A dichiararlo e' il presidente dei deputati NCD alla Camera, Nunzia De Girolamo.
"Al contrario, non e' affatto veritiera, la semplificazione fatta dall'ottimo ministro Poletti. Alfano non ha detto ''o noi o loro', ma ha semplicemente ribadito un concetto di buonsenso: l'immigrazione non deve togliere posti alla gia' risicata occupazione nazionale. L'Italia arranca e il governo e l'intero Parlamento hanno il dovere di individuare tutti gli strumenti possibili per far ripartire il lavoro. Oggi l'emergenza occupazionale non riguarda solo giovani e donne – spiega la capogruppo NCD – ma anche quella generazione di 40enni e 50enni che perdono il posto di lavoro e non sanno quando e se riusciranno ad averne un altro''. ''La solidarieta' ai migranti che fuggono da un destino di fame, miseria e guerra e' un obbligo per il nostro Paese. Ma, rischiare l'impoverimento ulteriore di alcune segmenti sociali e' un rischio che non possiamo permetterci di correre.
Il migliore modo per garantire un futuro di benessere anche a chi bussa alle nostre porte – conclude De Girolamo – e' far crescere le nostre imprese e la nostra occupazione affinche' non scoppino indecorose guerre tra poveri. Ma dobbiamo anche isolare e usare il pugno di ferro contro chi non rispetta le nostre leggi rispedendolo al piu' presto nel proprio Paese di origine''.