FIRENZE, 6 febbraio 2012 – “Quello dell’immigrazione e’ un fenomeno imponente e serve una legislazione degna di questo nome. Non possiamo avere una legislazione con cui diamo la cittadinanza ai nipoti degli italiani emigrati nelle Americhe e non la riconosciamo a bambini nati qui o a chi lavora regolarmente nel nostro paese da 15 anni. Bisogna riconoscere piu’ facilmente la cittadinanza a queste persone, con tempi piu’ brevi”.
Sono le parole del presidente emerito della Corte costituzionale Ugo De Siervo, a margine di una sua lectio magistralis in occasione di un incontro su ‘Costituzione, istruzione, cittadinanza’, organizzato a Firenze dalla Flc-Cgil.
Secondo De Siervo ”non e’ solo una questione di Ius solis, il fenomeno dell’immigrazione e’ radicalmente cambiato da quando il Parlamento italiano ha iniziato a elaborare questa faticosa legislazione sugli immigrati”.
Per De Siervo poi ”l’accesso al voto e’ collegato alla cittadinanza ma prima potremmo anche pensare di dare agli immigrati quello al voto amministrativo”.