Confagricoltura e Cia contro i tempi lunghi per gli 80mila lavoratori. "Arriveranno a raccolti iniziati" Roma – 24 marzo 2009 – Il decreto stagionali? Meglio tardi che mai, ma la sua scarsa puntualità si farà sentire: Madre Natura non aspetta le lungaggini burocratiche.
È il giudizio delle associazioni degli agricoltori sugli 80mila ingressi autorizzati venerdì dal governo dopo mesi di appelli e attese vane.
"Era già da qualche mese – sottolinea Confagricoltura – che le aziende agricole manifestavano l’esigenza di poter assumere cittadini stranieri per le principali campagne di raccolta, a partire da quelle primaverili. Purtroppo i tempi di emanazione del decreto, rendono problematico l’utilizzo di questi lavoratori per le prime campagne, come quelle degli asparagi e delle fragole".
Tra pubblicazione del decreto, invio ed esame delle domande, l’associazione teme che i primi permessi siano rilasciati ai lavoratori stagionali verso maggio-giugno, quando alcune raccolte saranno già terminate ed altre saranno in pieno svolgimento. "È quanto mai necessario, quindi, , che l’iter burocratico per il rilascio delle autorizzazioni si svolga nel modo più celere possibile".
Anche la Confederazione Italiana agricoltori punta il dito contro i "mesi di inspiegabile attesa nei quali si è accumulato un ritardo preoccupante che rischia di compromettere alcuni lavori agricoli. Per rimediare, in parte, a tale situazione, ora occorre che il provvedimento abbia un iter accelerato, rispetto a quello ordinario, che porti in tempi rapidi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e renderlo così realmente operativo".