"Sì a cittadinanza, no al burqa: integrazione e difesa Costituzione" ROMA, 28 settembre 2009 – "La difesa del tricolore e dei principi di libertà, diritti umani, democrazia e legalità che esso rappresenta non si fa negando agli italiani figli di stranieri di potervisi riconoscere. La cittadinanza non va negata alle persone, ma a quei comportamenti incompatibili con i principi costituzionali, come il burqa, una modalità di segregazione femminile inaccettabile anche quando volontaria".
Lo afferma il parlamentare Pdl Benedetto Della Vedova, che invita il suo partito a "guardare all’Italia del futuro".
"Nel nostro paese – sottolineano- vivono milioni di immigrati che sostengono la imprese e le famiglie italiane. E così sarà in futuro. Si può scegliere di cavalcare la paura e la diffidenza che inevitabilmente l`immigrazione porta con sé, promettendo un passato che non era idilliaco come lo si dipinge e che comunque non tornerà. Oppure si può discutere guardando al futuro, lavorando per la piena integrazione, prima di tutto dei bimbi che pur nascendo da genitori stranieri, crescono e studiano in Italia e che debbono per questo poter divenire nostri concittadini con tempi e modi più rapidi e certi di quelli attuali".
"Non vi è contraddizione – aggiunge- tra un percorso ragionevole per la cittadinanza e l`intransigenza nella difesa dei principi fondamentali della costituzione italiana e della convivenza civile. Che quanti vedono nel tricolore un simbolico nemico politico fingano di non capirlo non può certo stupire".