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Denunciate i razzisti (e fatecelo sapere)

Per telefono o per e-mail è facile inviare segnalazioni all’Unar, che ha già denunciato alcuni politici. Giratele anche a Stranieriinitalia.it

Roma  – 19 febbraio 2009 – L’aria è sempre più pesante e non solo per i pestaggi, gli attentati e le cacce allo straniero. La vasca in cui questa barbarie nuota e cresce è alimentata quotidianamente da generalizzazioni, bestialità e insulti, pronunciati spesso  da chi, impegnato in politica, dovrebbe tenere il timone dell’Italia sulla rotta della civiltà.

Quanta distanza c’è tra chi dice che un intero popolo è “specializzato in stupri” e chi alla violenza verbale preferisce quella fisica di un linciaggio? Quante dichiarazioni sulla tolleranza zero hanno ormai toni che sdoganano il razzismo e si ripetono così frequentemente da non scandalizzare più nessuno? 

È tempo di farsi sentire, denunciando chi incita all’odio e facendolo punire. Non è difficile.

La legge vieta le discriminazioni, colpisce i colpevoli e tutela le vittime (ne parliamo in questa guida) e se muoversi da soli può essere complicato, ci si può sempre far dare una mano. In Italia esiste un Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) impegnato a prevenire, scovare, combattere il razzismo e ad assistere chi lo subisce.


Contattare l’Unar è semplicissimo, basta telefonare al numero verde multilingue 800 90 10 10 (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 20.00) o inviare una mail a antidiscriminazioni@pariopportunita.gov.it spiegando cosa è successo. Per fare la segnalazione non serve il permesso di soggiorno e, se riscontra un caso di discriminazione, l’Ufficio si mette in moto.

“Abbiamo diversi gradi di intervento. Spesso i nostri operatori riescono a risolvere il problema contattando gli autori della discriminazione e spingendoli a cambiare il loro comportamento. Situazioni più complesse passano all’esame di un funzionario e di un esperto, come un magistrato,un antropologo o un’altra figura adatta al caso” spiega Roberto Berardi, funzionario Unar.

Funzionari ed esperti valutano la strada migliore da seguire, ad esempio intervenendo direttamente su amministrazioni  pubbliche e imprese che stanno discriminando, oppure convocando le parti per tentare una conciliazione informale. “A chi poi vuole arrivare in tribunale per un’azione civile contro la discriminazione, l’Unar è in grado di offrirle sostegno, anche se indirettamente. Indirizziamo la vittima ad associazioni che possono rappresentarla in tribunale o ad avvocati che offrono assistenza legale gratuita” aggiunge Berardi.

Fin qui siamo ai casi singoli, ma come ci si regola con chi incita all’odio contro interi gruppi etnici? “In queste situazioni ci muoviamo anche autonomamente, come pubblici ufficiali. Il razzismo è un reato, e noi quindi inviamo una notizia di reato all’autorità giudiziaria competente” chiarisce il funzionario.  L’Unar ha già denunciato alcuni politici per le loro esternazioni riportate dalla stampa.

Perchè allora non dare mano all’Ufficio Nazione Antidiscriminazioni, segnalandogli i casi che puzzano di razzismo?
Se vi indignate con chi predica l’odio, se ascoltate o leggete frasi discriminatorie, se vi insultano solo perché siete stranieri… chiamate l’ 800 90 10 10 o mandate una mail a antidiscriminazioni@pariopportunita.gov.it  Inserite la vostra denuncia anche su stranieriinitalia.it commentando questo articolo: ci aiuterà a seguire i casi e a far sapere a tutti se e come il razzismo è punito in Italia.


Elvio Pasca

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