I "Dico" sono "una comoda sanatoria per i clandestini", secondo il sen. Alfredo Mantovano e l’ on. Giulia Bongiorno. "L’ Articolo 6 comma 1 del ddl del governo sulle unioni di fatto – spiegano i due esponenti di An – prevede che ‘il cittadino straniero extracomunitario o apolide, convivente con un cittadino italiano e comunitario, che non ha un autonomo diritto di soggiorno, puo’ chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per convivenzà. Nel nostro ordinamento – sostengono Mantovano e Bongiorno – esiste il ricongiungimento familiare: l’extracomunitario che sta fuori dei confini europei é ammesso a entrare in Italia in virtù di un pregresso e formale vincolo familiare". "Invece per il ddl del governo sul ‘Dico’ i presupposti in fatto e in diritto sono che l’ extracomunitario sta in Italia clandestinamente (non ha un autonomo diritto di soggiorno) e che non è stato espulso: su questa base di illegalità si inserisce la dichiarazione di convivenza all’ ufficiale dell’ anagrafe e si ottiene il permesso di soggiorno. E’ in grado il governo – chiedono i due parlamentari – di fare la stima di quanto questa norma, se dovesse essere approvata, sarà adoperata strumentalmente per realizzare, con la benevolenza di qualche anziano, o magari anche a pagamento, una sanatoria permanente?". (ANSA). 2007-02-09 13:26
(9 febbraio 2007)