Il nuovo requisito scatta dal 2009. L’Inps spiega tutte le novità
Roma, 2 gennaio 2009 – Col nuovo anno, diventa molto più difficile per gli anziani immigrati percepire l’assegno sociale.
I circa 400 euro corrisposti ogni mese dall’Inps ai più poveri andranno solo a chi è in Italia legalmente da almeno 10 anni. Lo prevede la manovra economica (dl 112/2008) varata questa estate dal governo e lo conferma una recente circolare dell’Inps che illustra tutte le novità.
I requisiti fondamentali rimangono tutti: almeno 65 anni di età, residenza in Italia e un reddito inferiore all’importo dell’assegno. Oltre che i cittadini italiani, possono fare domanda:
– i cittadini stranieri o apolidi ai quali è stata riconosciuta la qualifica di “rifugiato politico” e lo “status di protezione sussidiaria” ed i rispettivi coniugi ricongiunti;
– i cittadini extracomunitari o apolidi titolari di “carta di soggiorno” o “permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”
– i cittadini comunitari e i loro familiari a carico iscritti all’anagrafe o titolari di carta di soggiorno CE
A questi, con il decreto legge 112/2008, si è aggiunto un nuovo requisito: "A decorrere dal 1° gennaio 2009, l’assegno sociale […] è corrisposto agli aventi diritto a condizione che abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale".
Per dimostrare di avere diritto all’ assegno, spiega l’Inps, i cittadini stranieri potranno allegare alle domande una copia dei vecchi permessi di soggiorno, dai quali sarà possibile dedurre da quanto tempo sono legalmente in Italia.
Elvio Pasca