Diciannove associazioni lanciano la campagna “L’Italia sono anch’io”. Da settembre la raccolta delle firme per portare i testi in Parlamento
Roma – 23 giugno 2011 – Riforma della legge sulla cittadinanza e diritto di voto per gli immigrati.
Questi i temi di due proposte di legge di iniziativa popolare promosse dalla campagna “L’Italia sono anch’io”. L’hanno lanciata ieri diciannove associazioni, tra cui Acli, Arci, Caritas, Cgil, Fondazione Migrantes e Sei Ugl e appoggiata dall’Anci, riunite in un comitato presieduto dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio.
La riforma della cittadinanza dimezzerebbe i tempi della naturalizzazione (dopo cinque anni di residenza regolare, anzichè dieci), ma guarda soprattutto alle seconde generazioni, prevedendo che sia italiano chi nasce qui. “C’e’ una generazione di giovani che potrebbe essere doppiamente bruciata perchè non si sente a casa propria nel Paese di origine ne’ tanto meno qui in Italia” ha sottolineato Delrio.
La proposta sul diritto di voto, che ne riprende una scritta dall’Associazione nazionale dei Comuni Italiani, vuole estendere l’elettorato attivo e passivo nelle elezioni locali (Comuni, Province e Regioni) ai cittadini stranieri che risiedono regolarmente in Italia da almeno cinque anni. Per godere di questo diritto, dovrebbero chiedere l’iscrizione ad una lista elettorale aggiunta, come già fanno i cittadini comunitari per le Comunali.
La campagna entrerà nel vivo a settembre, quando le proposte di legge saranno depositate in Cassazione. Da quel momento ci saranno sei mesi di tempo per raccogliere per ognuna di esse almeno cinquantamila firme, traguardo indispensabile per presentarle in Parlamento. Ed è proprio lì, a giudicare dalla fine che hanno fatto le tante proposte simili presentate negli scorsi anni, che inizierà la battaglia più dura.
EP