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DL Sicurezza. L’ok della Camera in versione light

Saltate la norma sulle ronde e quella che proroga la permanenza degli immigrati nei Centri di identificazione ed espulsione

Roma – 9 aprile 2009 – Con 397 sì, 6 no e 2 astenuti ieri la Camera ha approvato il decreto legge sulla sicurezza contenente anche le norme antistupro e anti stalking. Al voto finale per protesta non ha partecipato la Lega, dopo le polemiche seguite alla cancellazione delle norme sulle cosiddette ronde e sul prolungamento a 180 giorni del termine di permanenza degli immigrati clandestini nel Centri di identificazione ed espulsione.

Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Ma sui provvedimenti bocciati ieri dal Parlamento, in particolare nella parte che prevede la possibilità di aumentare la permanenza degli immigrati clandestini nei Cie il ministro dell’Interno intende chiedere un impegno personale del premier. "Domani – ha annunciato Maroni- prima del Consiglio dei ministri chiederò a Berlusconi un impegno personale. Non intendo più impegnare il ministro dell’Interno, che è già stato smentito due volte. Chiederò al premier di convincere la sua maggioranza a sostenere le proposte del ministro. Altrimenti occorrerà prendere atto che parte della sua maggioranza non condivide la serietà nelle politiche di contrasto all’immigrazione clandestina".

Oggi dunque la questione sarà discussa in un faccia a faccia tra il premier Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e il titolare del Viminale.

Evidenziando che i franchi tiratori sono nel Pdl, Maroni ha sottolineato che occorre vedere, anche su un piano tecnico, se ci sono i tempi e le possibilità "per rimediare a questa nefandezza al Senato". A questo proposito Maroni ha annunciato l’intenzione di chiedere al premier di mantenere aperte le Camere la prossima settimana, rinunciando a tre giorni di vacanza per consentire di riproporre la norma in Senato. "Il voto di oggi – ha detto ieri – pone un’emergenza grave che può giustificare la richiesta di rinunciare a tre giorni di vacanza". In mancanza di risposte ha concluso il ministro "sarò costretto a trarre le mie conseguenze".

Ecco cosa prevede in sintesi il testo approvato dalla Camera che ora sarà esaminato al Senato: aumento degli stanziamenti per le forze dell’ordine, che arrivano così a 150 milioni; arresti domiciliari per i stupratori se c’è l’attenuante, altrimenti carcere; patrocinio gratuito per le vittime di violenza sessuale; introduzione del reato di stalking, le molestie insistenti

Eliminate invece dal decreto la norma sulle ronde, ritirata dal governo e quella relativa ai Cie, bocciata dopo l’approvazione a scrutinio segreto degli emendamenti soppressivi del Pd e dell’Udc contro il parere del governo (con 232 voti a favore, 225 contrari e 12 astensioni).

La prima prevedeva la possibilità che cittadini volontari potessero costituire associazioni (ronde) gestite da sindaci e Prefetti. Il ministero dell’Interno avrebbe dovuto entro 60 giorni emanare uno schema di decreto per ‘disciplinarle’. Ora il governo intende riproporre la norma nel disegno di legge sulla sicurezza, che la Camera ha in programma di esaminare a partire dal 27 aprile. La seconda norma prevedeva una permanenza nei centri di identificazione ed espulsione per i clandestini fino a sei mesi (a legge vigente sono due).

a.i.

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