A Roma nasce un osservatorio per combattere gli stereotipi e favorire il rispetto per le varie identità
Roma – 1 febbraio 2008 – Oggi è tra i temi più scottanti, spesso motivo di forti contrasti: bramata, difesa e combattuta, la religione è argomento all’ordine del giorno. Le diverse fedi degli immigrati si sforzano di convivere con la società italiana, alcune volte comprensiva, altre ostile. Per cercare una convivenza equilibrata, nel rispetto delle varie identità, a Roma è nato l’“Osservatorio delle donne di fede in dialogo”.
“L’iniziativa ha fatto i suoi primi passi circa un anno fa – spiega Franca Eckert Coen, delegata del Sindaco alle politiche multietniche e inter-culturali del Comune di Roma –, quando, nell’ambito degli incontri della Consulta delle religioni (costituita nel 2002), ci siamo resi conto che ci sono dei temi prettamente femminili. Un gruppo di donne di diverse confessioni religiose hanno cominciato a riunirsi, guidate dall’idea della differenza come patrimonio da valorizzare. Così è nato l’Osservatorio”.
Il progetto, inaugurato lo scorso 29 gennaio in Campidoglio, ha tra i suoi obiettivi quello di favorire il dialogo interreligioso e interculturale. Si propone di costituire un luogo di incontro e di ascolto per donne, valorizzare il patrimonio culturale e spirituale delle differenti religioni per promuovere azioni di pace. Vi partecipano donne di fedi diverse: cattolica, ebraica, buddista, induista, islamica, sikh, evangelica e protestante. Sono studiose del fenomeno religioso o impegnate nel sociale.
“Negli incontri si cerca di rispondere alle esigenze nate dalla convivenza della diversità – spiega Franca Coen – e lo si fa a partire dai testi sacri, da studi, approfondimenti e ricerche su tematiche di interesse umano e sociale. Il primo argomento che le donne hanno voluto affrontare è stato ‘il corpo’, con tutte le problematiche a esso annesse: la purezza, la maternità, l’abbigliamento, il velo, l’infibulazione, i rituali di purificazione e preghiera. Sono tutti temi – dice la Coen – che hanno bisogno di essere discussi e compresi per integrare visioni della vita ‘altre’, la cui distanza ci appare a volte difficilmente superabile”.
L’osservatorio ha sede presso l’ufficio delle Politiche della Multietnicità e dell’Intercultura, in Piazza Navona, 68. Le sue attività saranno divulgate attraverso pubblicazioni, manifesti, pagine web. Mail: multietnicita@comune.roma.it.
Antonia Ilinova